S. GIUSEPPE BENEDETTO COTTOLENGO (1786-1842)

II Cottolengo, primogenito di dodici fratelli, nacque a Bra (Cuneo) il 3-5-1786 da un modesto esattore del pubblico erario. Dalla mamma ereditò un tenero amore per i poveri e i malati. A cinque anni fu da lei sorpreso a misurare le pareti di una stanza che sognava di riempire di letti per i sofferenti quando sarebbe stato grande. Crebbe gracile e a scuola non comprendeva nulla ma, dopo una novena a S. Tommaso d’Aquino, divenne uno dei primi della classe. A soli dieci anni propose di vivere alla presenza di Dio e di farsi santo. Trasportato da fervore religioso, di giorno riempiva la casa di canti imparati nella parrocchia di Sant’Andrea e alla sera, al suono di un ferro di cucina, chiamava i familiari a raccolta dinanzi al quadro della Vergine per la preghiera.

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S. GIOVANNI BATTISTA de LA SALLE (1651-1719)

Questo santo fondatore, che Pio XII nel 1950 proclamò patrono principale di tutti gli insegnati che si occupano della formazione dei giovani, nacque il 30-4-1651 a Reims (Marne), primogenito dei sette figli di Luigi, nobile magistrato alla corte di giustizia della città. Ancora fanciullo Giovanni nutrì una vivissima devozione per la Messa, la Madonna e S. Remigio, il battezzatore di Clodoveo, re dei Franchi (496).

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Santa Genoveffa

Santa Genoveffa  (Geneviève) sembra inaugurare la serie delle sante francesi, come inaugura il calendario dei santi, poiché è festeggiata il 3 gennaio, data tradizionale della sua morte; la venerazione più che millenaria di cui la circondano i parigini ha origine nell’episodio della sua vita che, nel 451, la mostra mentre rassicura i suoi compatrioti terrorizzati dall’approssimarsi degli unni; persuade a non lasciare la città la popolazione che sta per correre verso la catastrofe, riesce a bloccare l’esodo; e in effetti il terribile Attila, che aveva distrutto Metz e minacciato Troyes e Orléans dove l’energia dei vescovi san Lupo e san Tranquillo lo aveva convinto a tornare indietro, si ritirava senza avere attaccato Parigi Ogni volta che la città si è sentita minacciata, i suoi abitanti si sono raccolti presso la cassa che contiene le reliquie di santa Genoveffa: così nell’886, quando Parigi viene assediata dai normanni, e anche nel nostro secolo, nel mese di settembre del 1914.

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S. GERARDO de la GRANDE-SAUVE (1025-1095)

Questo santo abate benedettino nacque da modesti, ma pii genitori verso il 1025 a Gorbia (Somme), in Francia. Ebbe altri tre fratelli i quali, più tardi, abbracciarono la vita monastica nell’abbazia di St-Vincent de Laon (Aisne). Gerardo fin dall’infanzia fu allevato tra gli oblati nella celebre abbazia della sua città natale, fondata nel secolo VII da S. Batilde, madre di Clotario III, re della Neustria e della Borgogna.

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San Giovanni Battista della Concezione mistico e riformatore esemplare.

Il IV Centenario della Riforma dei Trinitari (1599-1999)

di JUAN PUJANA

In quest’anno 1999 ricorre il IV Centenario del breve Ad militantis Ecclesiae regimen (20 agosto 1599) con cui il Papa Clemente VIII eresse la «Congregazione dei frati riformati e scalzi dell’Ordine della SS. Trinità». Il promotore della riforma fu san Giovanni Battista della Concezione, noto perciò come il Riformatore dei Trinitari. La sua feconda esistenza si svolge nel contesto della Chiesa postridentina e della Spagna dei re Filippo II e Filippo III.
Nasce in seno ad una numerosa famiglia di Almodóvar del Campo (Ciudad Real) il 10 luglio 1561. L’esempio di pietà religiosa e di solidarietà verso i meno abbienti offertogli dai genitori, Marco e Isabella, fu determinante per l’orientamento del suo cuore fin dai primi anni di vita.

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S. GUGLIELMO DI ESKILL (1127-1203)

Questo santo abate cistercense nacque verso il 1127 da nobili genitori a Parigi o a St-Germain presso Crépy-en-Valois. Fin dall’infanzia fu affidato come oblato all’educazione di uno zio, Ugo, monaco di Sant’Arnolfo, poi abate di St-Germain-des-Prés. In compagnia di tanti ferventi religiosi Guglielmo compì in breve tempo tali progressi nella pietà e nella scienza che lo zio lo consigliò di entrare nello stato ecclesiastico. A sedici anni lo fece ordinare suddiacono e provvedere di un canonicato nella chiesa di Santa Genoveffa a Parigi.

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S. ISIDORO di SIVIGLIA (ca. 560-636)

Isidoro è nato forse a Siviglia verso il 560, da genitori cattolici, di razza ispano-romana. Suo padre Severiano, prefetto di Cartagena, era fuggito con la moglie Teodora nel 549 nella capitale della Betica in seguito all’invasione dei goti ariani. I suoi quattro figli sono tutti iscritti nel catalogo dei santi. Isidoro, rimasto presto orfano, fu educato e iniziato alle lettere da suo fratello S. Leandro, che divenne monaco, e da sua sorella S. Fiorentina, che abbracciò la vita religiosa.

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Il grande messaggio di Padre Tansi, primo Beato nigeriano.

Il Cardinale nigeriano Francis Arinze, dal 1985 Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso, è nato a Eziowelle, nel territorio dell’Arcidiocesi di Onitsha. Ha ricevuto i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana da Padre Cyprian Michael Iwene Tansi. Nel 1967 è stato nominato Arcivescovo di Onitsha. In occasione della precedente visita pastorale di Giovanni Paolo II in Nigeria, nel 1982, era Presidente della Conferenza Episcopale Nigeriana ed accolse il Papa proprio nell’Arcidiocesi di Onitsha.
Card. FRANCIS ARINZE
Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso
Il 22 marzo 1998 ad Onitsha, in Nigeria, il Santo Padre beatificherà il Venerabile Padre Cyprian Michael Iwene Tansi, O.C.S.O. Il sacerdote Tansi ha un messaggio per la nostra epoca. Nato ad Aguleri, nell’Arcidiocesi di Onitsha, nel 1903, Cyprian Michael Iwene Tansi è stato ordinato sacerdote diocesano nella Cattedrale di Onitsha nel 1937. Ha servito come sacerdote assistente presso Nnewi per due anni e, in seguito, come parroco a Dunokofia (1939-1945), ad Akpu (1945-1949) e ad Aguleri (1949-1950). Nel 1950 è entrato nel Monastero Cistercense di Monte san Bernardo vicino a Caolville, Leicester, in Inghilterra dove è morto il 20 giugno 1964. Possiamo comprendere l’attualità del Venerabile Padre Tansi per i nostri tempi mediante le seguenti considerazioni.

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Anna Rosa Gattorno, religiosa

Una vera grande grazia per la Chiesa di Genova

Card. DIONIGI TETTAMANZI

Arcivescovo di Genova

La Chiesa di Genova, insieme alle Chiese sorelle di Piacenza e di Roma, è nella gioia spirituale ritenendosi, ancora una volta, benedetta da Dio e fecondata dal suo Spirito: il Santo Padre, infatti, domenica 9 aprile proclama beata la Madre Rosa Gattorno, nata e cresciuta a Genova, e qui vissuta per 35 anni, prima di passare a Piacenza e concludere la sua vita terrena a Roma. Come ha scritto il Papa nella sua lettera di preparazione al Grande Giubileo: «Le canonizzazioni e le beatificazioni… manifestano la vivacità delle Chiese locali. Il più grande omaggio, che tutte le Chiese renderanno a Cristo alla soglia del terzo millennio, sarà la dimostrazione dell’onnipotente presenza del Redentore mediante i frutti di fede, di speranza e di carità in uomini e donne di tante lingue e razze, che hanno seguito Cristo nelle varie forme della vocazione cristiana» (Tertio Millennio adveniente, 37).

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Anna Schäffer, laica, (1882-1925)

La sofferenza che alimenta l’amore

GEORG FRANZ X. SCHWAIGER – Vicario del Duomo di Regensburg

Anna Schäffer nacque il 18 febbraio 1882 nel villaggio di Mindelstetten (fra Ingolstadt e Regensburg), in Baviera. Suo padre era un falegname. Sebbene la famiglia vivesse in condizioni modeste, Anna crebbe sana e forte. Fu silenziosa fin da piccola; l’educazione materna le instillò la devozione e l’amore verso Dio. In seguito, negli anni della malattia, la madre si sarebbe presa cura di lei. Anna Schäffer non spiccava particolarmente fra i bambini del villaggio. Piuttosto insolito è però il fatto che all’età di dodici anni, il giorno della sua prima comunione, si offrì al Signore.

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