LUDOVICO MORBIOLI, laico penitente (1433-1485)
(memoria facoltativa – 16 novembre)
Forse non si pensava neanche troppo male di lui, Ludovico, finché fu un giovanotto vistoso e, come tanti altri della sua età , gaudente; certamente peggiorò la sua stima quando sposò Lucia, figlia di Giovanni Tura, e tutti aspettavano, inutilmente, che egli mettesse la testa a posto …
Era nato nel 1433, era uno dei figli (cinque maschi e una sola femmina) di Agnese e di Francesco Antonio Morbioli; fu allevato con tutte le cure di una buona educazione, ma, più cresceva, più il suo modo di vivere dovette spiacere ai genitori.
Neanche quando si trasferì a Venezia, nel 1462, smise di cercare divertimenti sfrenati, come nella città natale. Se non che, là , accadde il fatto che decise davvero della sua vita. Una malattia, certamente una di quelle che non lasciano speranze, lo ridusse a chiedere asilo all’ospizio dei canonici regolari di s. Salvatore: allora, fatti i conti con il dolore, con la morte e con la carità cristiana, Ludovico fu insperabilmente restituito alla vita, guarito nella carne e segnato per sempre nello spirito da un fervente amore per il Crocifisso, immagine dolorosa della pietà divina. (altro…)