I Miracoli Eucaristici: IL PRIMO GRANDE MIRACOLO EUCARISTICO
di Padre Giorgio Finotti dell’Oratorio. IL MIRACOLO EUCARISTICO AVVENUTO NELL’ULTIMA CENA DEL GIOVEDÌ SANTO: un preludio, d’intensa spiritualità eucaristico – mariana (altro…)
di Padre Giorgio Finotti dell’Oratorio. IL MIRACOLO EUCARISTICO AVVENUTO NELL’ULTIMA CENA DEL GIOVEDÌ SANTO: un preludio, d’intensa spiritualità eucaristico – mariana (altro…)
di Padre Giorgio Finotti dell’Oratorio. In questa città di Lanciano, si ritrovò nel monastero ove abitavano Monaci di S. un Monaco, il quale, non ben fermo nella fede, letterato nelle scienze del mondo, ma ignorante in quelle di Dio, andava di giorno in giorno dubitando, se nell’ostia consacrata vi fosse il vero Corpo di Cristo e così nel vino vi fosse il vero Sangue (altro…)
di Padre Giorgio Finotti dell’Oratorio. Qui a Trani è successo un fatto perverso, compiuto da una donna che abitava, intorno all’anno mille, vicino alla chiesa. Con la complicità di una cristiana compiacente, un giorno riuscì a mescolarsi tra i fedeli in un’assemblea liturgica e recitando bene la parte della devota, si accostò alla comunione, con intenzione malvagia (altro…)
I Miracoli Eucaristici, di Padre Giorgio Finotti dell’Oratorio. Quella volticina, chiaramente macchiata di sangue, racchiusa in un tempietto, costruito negli anni 1594-95, è a tutti oggi visibile nella monumentale Basilica di S. Maria in Vado, attualmente officiata, come ho detto dai “Missionari del Preziosissimo Sangue” di S. Gaspare (altro…)
I Miracoli Eucaristici, di Padre Giorgio Finotti dell’Oratorio. “Una ragazza, poco più che adolescente, addolorata per un amore non più corrisposto, si rivolse ad una fattucchiera, per riavere l’amato del suo cuore. La maliarda, come soluzione, suggerì di procurarle un’ostia consacrata, con cui poter preparare un efficace filtro amoroso”. (altro…)
I Miracoli Eucaristici, di Padre Giorgio Finotti dell’Oratorio. Al mattino presto, si recò al Santuario di Santa Cristina, una bellissima chiesa romanica a tre navate, per celebrare la messa. Gli fu concesso di celebrarla proprio all’altare della Santa Martire. Anche stavolta mentre saliva all’altare, il sacerdote Pietro aveva un terribile tormento interiore che da tempo lo angustiava e contro il quale ogni giorno pregava: “Signore dammi fede nella tua santissima presenza eucaristica! Dammi fede, perché un terribile dubbio mi tenta costantemente: ci sei davvero, Signore? Come è possibile – pensava – che questo pane e questo vino, che sono nelle mie mani, diventino davvero il Corpo e il Sangue di Nostro Signore?” (altro…)
I Miracoli Eucaristici, di Padre Giorgio Finotti dell’Oratorio. Ricordiamo ancora una volta la bella lezione di San Filippo Neri che fece accompagnare da due chierichetti con le candele accese quella donna che usciva di chiesa appena fatta la Comunione. Ma ora chi ha possibilità di fermarsi ad Offida, una cittadina operosa ed ospitale in provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche, si informi e si faccia mostrare, presso la Chiesa di Sant’Agostino, il segno straordinario eucaristico, là conservato fin dal 1273, a causa di una certa donna che oltre a non ringraziare Gesù Eucaristia, arrivò fino a commettere un tremendo sacrilegio, a tal punto che Gesù stesso, senza nostro merito, si mostrò con segno inconfondibile proprio per confondere la nostra miseria e malizia! (altro…)
di Padre Giorgio Finotti dell’Oratorio. Le cose andarono esattamente così: un mattino del 1294, una donna della contrada scese al lavatoio pubblico per sciacquare alcune tovaglie della chiesa parrocchiale di San Giusto a Gruaro, che è in provincia di Venezia, ma che appartiene alla diocesi di Concordia e Pordenone. Il lavatoio era costituito da un canale di irrigazione ovvero da una roggia, la roggia Versola, a pochi passi dalla Chiesa. La donna, mentre strofinava una delle tovaglie dell’altare come era sempre solita fare, all’improvviso vide il lino tingersi di sangue (altro…)
di Padre Giorgio Finotti dell’Oratorio. Un sacerdote era in cura d’anime e gli fu richiesto di portare la comunione ad un contadino ammalato. Non troppo devoto quel prete prese una particella consacrata dal tabernacolo e poi con esecranda tranquillità la mise fra due pagine del Breviario e poi se lo mise sotto braccio e andò per comunicare quel contadino. Ecco! Direte subito voi, ecco! Se voi, per primi non avete rispetto di Gesù Eucaristia ben vi meritate il nostro rimprovero per il cattivo esempio che ci date! Se fate così voi, per cosa vi lamentate poi di noi? (altro…)
di Padre Giorgio Finotti dell’Oratorio. Se quel povero sacerdote del lontano 25 aprile 1356, di cui è rimasto sconosciuto il nome, ma svelato il suo atroce dubbio nella presenza di Gesù nell’ostia consacrata, fosse stato più fedele all’amore di Dio, non avrebbe provocato una nuova prova – miracolosa – della presenza sacramentale di Gesù nell’Eucaristia! Era da un po’ di tempo che un dubbio tremendo lo tormentava, scuotendo la sua fede, il suo amore. Se avesse detto: Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me! Se si fosse coltivato nello spirito, predicando, operando il bene, avrebbe avuto quel dubbio che scuoteva la sua vita sacerdotale? (altro…)