Ven. Prof. Giuseppe Toniolo, Le virtù cristiane e la sociologia

“Fustel de Coulanges rileva che nell\’Europa medioevale, alla affrancazione della stessa servitù della gleba (pur tanto differente per condizioni morali ed effetti sociali dall\’obbrobriosa schiavitù) non sarebbero bastate né le paure dei signori feudali, né la generosità calcolata delle monarchie, né gl\’interessi civili ed economici dei comuni alleati alle moltitudini servili, se ad un certo momento, sotto l\’ispirazione d\’alto senso di cristiana giustizia, un entusiasmo universale non avesse pervaso tutti gli ordini civili in pro della libertà personale dei volghi campestri. Qui una delle ragioni che profondamente distinguono quei tempi dai nostri”.

(altro…)

Continua a leggereVen. Prof. Giuseppe Toniolo, Le virtù cristiane e la sociologia

Ven. Prof. G. Toniolo, Recensione al libro «Studio e pratica della religione».

Che dire allora delle obiezioni o delle anguste vedute, che si accampano spesso contro l\’ufficio e l\’efficacia sociale della religione, come quella per esempio, che afferma la religione essere buona per le masse, una specie di instrumentum regni a favore dei governanti e delle classi dirigenti? Non si esce da quella alta e completa veduta della religione senza cadere nell\’assurdo; e coloro che pronunciando quella sentenza magari si daranno vanto di democratici, non si avvedono di creare una aristocrazia di nuovo stampo, quella della miscredenza e quella della irreligiosità.

(altro…)

Continua a leggereVen. Prof. G. Toniolo, Recensione al libro «Studio e pratica della religione».

Ven. Prof. Giuseppe Toniolo, L’Eucaristia e l’avvenire della società.

"Nella storia si riscontra che, fuori del cristianesimo, sempre le religioni panteiste tendono a divinizzare l\’ente sociale; per esse la società è tutto e di fronte l\’individuo è nulla. All\’opposto le religioni politeiste per eccellenza, sempre divinizzano l\’individualità, ogni suo bisogno, ogni sua virtù, ogni sua passione e tendono a dissolvere ogni suo vincolo sociale; per esse l\’individuo è tutto, la società è nulla".

(altro…)

Continua a leggereVen. Prof. Giuseppe Toniolo, L’Eucaristia e l’avvenire della società.

Ven. Prof. Giuseppe Toniolo, L’Eucaristia ed il risorgimento civile

"l\’età moderna, la quale spezzando colla propria mano, demolendo ad uno ad uno e disperdendo tutti i prodotti di quella civiltà, che dai tempi apostolici al culmine del medioevo, era stata un\’ammiranda costruzione ex novo del sovrannaturale cristiano, l\’età moderna, ripeto, che si affrettò a proclamare in nome della natura e della ragione umana emancipata il progresso sociale indefinito … oggi per terribile e giusto giudizio di Dio respinge con isdegno quell\’ottimismo superbo che non ponea limiti alla elevazione della civiltà, in nome di un pessimismo che informa lettere, arti, scienze, governi, politica e costumanze, e con rabbia distruggitrice inneggia satanicamente al nichilismo ed alla pandistruzione!"

(altro…)

Continua a leggereVen. Prof. Giuseppe Toniolo, L’Eucaristia ed il risorgimento civile

Ven. Prof. Giuseppe Toniolo: Applicazioni pratiche sociali della SS. Eucaristia

Da quel dì che le nazioni espulsero di mezzo a loro questo pastore invisibile, ribellandosi al pastore visibile, il pontefice romano, l\’egoismo nazionale sorse gigante e l\’opposizione sistematica fra gli Stati divenne il cardine delle relazioni internazionali, disperdendo l\’ultima reliquia della repubblica dei popoli cristiani, che sotto la comune fede e la comune obbedienza al pastore della Chiesa, era il nucleo e la promessa dell\’unione universale dei popoli.

 

(altro…)

Continua a leggereVen. Prof. Giuseppe Toniolo: Applicazioni pratiche sociali della SS. Eucaristia

Ven. Prof. Giuseppe Toniolo: I veri riformatori sociali.

La grande missione sociale della religione cattolica e della Chiesa: come questa sola è capace di recar rimedio radicale al disordine sociale, perché essa sola penetra fino alla causa prima di esso, nel fondo delle anime, e vi opera colla virtù della grazia, così la Chiesa sola è fattore intrinseco dell\’ordine stesso della società nel suo assetto normale … Lo Stato per converso né genera primamente la società, né la rigenera ulteriormente se guasta e languente; e se questa pertanto si sottrae alla benefica atmosfera della Chiesa, si predispone di necessità e irreparabilmente a corrompersi in forma di morbo o crisi sociale.

(altro…)

Continua a leggereVen. Prof. Giuseppe Toniolo: I veri riformatori sociali.

9.e) LE DUE ECONOMIE (V)

Di PADRE LUIGI TAPARELLI D\’AZEGLIO S.I., "Civiltà Cattolica", Serie III, vol. III, 21 Agosto, 1856, pp. 611-624. §. VII. Materia, scopo e limiti dell\’Economia sociale. SOMMARIO 1. Il detto spiega le incertezze degli economisti – 2. stringenti o allarganti il campo della scienza. – 3. Essa è guida dei governanti; – 4. ha per materia le cose – 5. non le persone. – 6. Schiavitù. – 7. Improprietà di linguaggio. – 8. Ricchezza. – 9. Scopo naturale dell\’Economia sociale -10. ordinar le persone nell\’uso delle cose. – 11. Sua definizione. 12. Conseguenze. – 13. 1° Schiarimenti intorno ad una Seduta accademica – 15. e alla confusione di tutte le scienze. – 15. 2° L\’Economia è subalterna alla morale. 16. ma in lei essenzialmente fondata – 17. Perché scienza ordinatrice – 18. ma in materia speciale. – 19. 3° Tirannia dell\’Economia eterodossa mostrata dal fatto – 20. logicamente si deduce dal suo principio. – 21. Può essere usufruttuata dai Cattolici. – 22. Epilogo.

(altro…)

Continua a leggere9.e) LE DUE ECONOMIE (V)

9.e) LE DUE ECONOMIE (IV)

Di PADRE LUIGI TAPARELLI D\’AZEGLIO S.I., "Civiltà Cattolica", Serie III, vol. III, 21 Agosto, 1856, pp. 611-624. §. VI. Il Bastiat conferma la nostra dottrina. Sommario 1. Opportunità di tale apologista. – 2. Accusa anch\’egli i primi principii eterodossi. – 3. L\’economia è puramente utilitaria. – 4. L\’interesse è fondato sull\’epicureismo – 5. e sull\’uomo animalesco. – 6. Vana scusa fondata in falso concetto. – 7. Ne nasce falsità storica – 8. e soluzione incompiuta della prima obbiezione – 9. ove difende l\’errore storico colla falsa idea di natura umana. – 10. Seconda risposta, due morali. – 11. Falso che esse cospirino moralmente. – 12. L\’interesse prevale alla morale. – 13. Desta ad insurrezioni – 14. e però non è progressiva. – 15. Epilogo della prima censura. – 16. Altro esempio di teoria insufficiente. – 17. Fonda il libero commercio in falso concetto della natura. – 18. Incompiuta risposta al dilemma. – 19. La Provvidenza non fallisce ai bisogni. – 20. Conclusione.

(altro…)

Continua a leggere9.e) LE DUE ECONOMIE (IV)

9.c) LE DUE ECONOMIE (III)

Di PADRE LUIGI TAPARELLI D\’AZEGLIO S.I., "Civiltà Cattolica", Serie III, vol. III, 21 Agosto, 1856, pp. 611-624. §. V.  Economia cristiana. Sommario. 1. All\’economia anarchica – 2. si contrappone l\’economia dell\’ordine. 3. Vero principio d\’ordine il Voler creativo. – 4. Primo principio pratico; dipendere da Dio. – 5. Dipenderne riguardo agli uomini – 6. rispettandone i diritti – 7. e il corpo: – 8. riguardo alle cose – 9. e alla proprietà dei produttori. – 10. Dovere e diritto del lavoro – 11. più gagliardo fra cattolici che fra eterodossi. -12. Per sostentamento. – 13. Per penitenza, preservativo, religione. – 14. Antitesi fra le due economie. – 15. Antagonismo e concorrenza nell\’economia cattolica – 16. mitigati da giustizia e carità. – 17. uguaglianza e gerarchia. – 18. Pace sociale. – 19. Governante cattolico – 20. a qual fine usi la ricchezza – 21. nell\’ordine civico e nel politico. – 22. Grave dispendio sociale; – 23. ha per altro il suo termine – 21. specialmente sotto le influenze cattoliche – 215. confortate da natural nobiltà di amor patrio – 26. da ambizione, – 27. da prudenza. – 28. Economia naturale di società ordinata. – 29. Non prossima, ma sperabile. – 30. Pronosticata da altri eventi. – 31. Epilogo – 32. Conclusione.

(altro…)

Continua a leggere9.c) LE DUE ECONOMIE (III)

9.b) LE DUE ECONOMIE (II)

Di PADRE LUIGI TAPARELLI D\’AZEGLIO S.I. «La Civiltà Cattolica», 1856, a. 7. §. IV – Economia eterodossa. SOMMARIO 1. Prima conseguenza amore, diritto e dovere di egoismo. – 2. Confermato dai fatti. – 3. L\’egoismo vuol godere. – 4. Piaceri o morali o materiali. ­5. Pel piacere ci vuol ricchezza. – 6. A piacere indefinito ricchezza indefinita. – 7. La società subordinata al piacere. – 8. Principio di schiavitù. ­9. Si modera per prudenza; – 10. ma regna l\’egoismo, – 11. Necessità sociale di tal moderazione – 12. produce l\’autorità. – 13. Idea della società eterodossa. – 14. Antagonismo che vi regna. -15. Funzione dell\’autorità: somministrar godimento. – 16. Tasse indefìnite. – 17. Promuovere l\’arricchimento dello Stato. -18. Depredazione dell\’erario. – 19. L\’uomo utile – 20. logico fìglio dell\’uomo indipendente. – 21. Epilogo dei dommi capitali d\’economia eterodossa. – 22. Conclusione.

(altro…)

Continua a leggere9.b) LE DUE ECONOMIE (II)