Ven. Prof. Giuseppe Toniolo, Pref. al volume di Dom Pollien «Siate cristiani»

La lettura di queste pagine venga a ravvalorare la propria fede intorno alla dignità dell\’uomo pienamente cristiano, alla sua vocazione ultramondana ed alla sua stessa missione in ordine all\’incivilimento quaggiù, convinto che tutto questo non si può difendere se non difendendo la Chiesa cattolica nella guerra formidabile, che per bandire Dio e il sovrannaturale dall\’umanità, è già contro di essa soltanto ingaggiata.

Prefazione al volume di Dom Pollien «Siate cristiani»
Prefazione a M. Andre Saint-Clair, P. Francois de Sales Pollien, Siate cristiani! Consigli fondamentali dedicati alla gioventù che vuole vivere ed operare [Siena, Tip. S. Bernardino, 1914], ora in Opera Omnia di Giuseppe Toniolo, Città del Vaticano, 1952, s. V, vol. I, Scritti spirituali religiosi familiari e vari, pp. 113-117. La traduzione italiana del testo francese è «dovuta in gran parte al T.» (O.O., s. V, vol. I, Nota sul testo, p. XIX). Il testo ebbe una prima edizione [Siate cristiani! Consigli fondamentali dedicati ai giovani coscienti ed operosi, Siena, Tip. Pont. S. Bernardino, 19041] sempre con Prefazione di Giuseppe Toniolo. La seconda prefazione «riproduce con un’aggiunta la prefazione pure del T. alla prima edizione» (O.O., s. V, vol. I, Nota sul testo, p. XIX). Il testo è scaricabile gratuitamente da www.totustuus.it ove è presente con il titolo «Cristianesimo vissuto».

«Siate cristiani!» Il titolo di questa pubblicazione non è soltanto l\’intimazione forte ed amorosa di un imperativo religioso, diretto ad anime avviate all\’ascetica perfezione. Nella mente del suo autore, anima gagliarda, meditativa ed operativa insieme, questo libro semplice e denso, che racchiude in forma vibrata, scultoria, fulgidissima talune verità maestre del cristianesimo, troppo spesso obliate, è destinato a formare nei giovani una tempra di uomini, che «vogliono essere alcunché e fare qualche cosa», non soltanto nelle intime profondità dello spirito, ma in tutte le appartenenze esteriori della vita individuale e sociale. E ancora nella intenzione di chi curò la traduzione, queste pagine mirano ad educare con robusta ginnastica la gioventù d\’Italia alle grandi lotte dell\’età presente, le quali solo con la scorta e per virtù soprannaturale del cattolicesimo promettono di riuscire a quel rinnovamento sociale e civile, che è nei propositi e nelle speranze di ogni anima eletta.
Ma avviene che in codesta vivissima comprensione di una necessaria riforma sociale, spesso intendiamo ripetere fra i credenti stessi, che all\’intento nobile, doveroso, urgentissimo di cooperarvi colla maggiore possibile efficacia, bisogna essere – uomini che sentano le esigenze e quasi il grido della natura umana in seno agli odierni problemi, ­ figli dell\’età presente, che ne condividano le vocazioni storiche – e infine cittadini della società moderna, compartecipi della sua vita vissuta e delle sue aspirazioni avvenire.
E sta bene; chè nessuno dei credenti illuminati dalla luce della fede e dall\’esempio della Chiesa pone in dubbio che noi non dobbiamo vivere, agitarci, riedificare nell\’ora presente, nella quale piacque alla Provvidenza di collocarci, per cooperare ai suoi fini sublimi. Ma ciò ad una condizione, sulla quale non deve correre equivoco: che cioè tutta la estimazione pratica di questi accorgimenti e mezzi umani, storici e moderni, ossia naturali, non detragga nel nostro giudizio al valore inestimabile, perenne, superiore, che hanno i veri e i presidi sovrannaturali, non solo per la salute delle anime, ma ancora per le nazioni e per la civiltà.
Appunto da ogni pagina di questo libro, che si propone di restaurare nelle menti obliose o confuse l\’ordine dei fini e dei mezzi, che ricollegano l\’uomo e l\’umanità a Dio, spunta, sgorga, prorompe implicitamente ed esplicitamente questa verità comprensiva: che solo chi si porta fino al centro del soprannaturale comprende appieno la natura; – chi vive delle verità religiose, che restano immutate, penetra il senso delle età storiche che si avvicendano; – e chi aspira agli eterni ideali del cristianesimo, acquista il senso della realtà del mondo e della stessa modernità della vita.
Donde l\’ammaestramento fornito di urgente necessità pratica: – che cioè è indispensabile essere cristiani in tutta la pienezza della parola, senza reticenze, ambagi, transazioni, per essere uomini adatti al compito immenso di questo tempo di lotta e di rinnovamento sociale; che, per il connubio inscindibile del sovrannaturale colla natura, noi non ci sentiamo mai tanto uomini, quanto allora che siamo completamente cristiani; che non diventiamo mai così operosi e vittoriosi cittadini di questa terra, che quando siamo fedeli contemplatori del cielo; e che infine nessuna società arriva a perfezione civile, se non in quanto si immedesimi colla civiltà cristiana e colla missione divina della Chiesa quaggiù.
Fin qui, le parole di prefazione alla prima edizione del libro, le quali mantengo anche per la seconda; perché questo volume traccia e compendia in modo mirabile le linee maestose della dottrina del cristianesimo, in quanto vi ha in esso di sostanzialmente immutabile per ricollegare in ogni tempo e luogo la terra al cielo. Ma se nulla è da mutare in tale giudizio, non merita forse aggiungere alcunché intorno al valore delle sublimi verità ivi esposte, in relazione all\’ora presente.
Il volgere rapido del pensiero di questi ultimi anni converse per mille vie ad insinuare anche fra noi il concetto, che l\’eccellenza intrinseca e l\’efficacia pratica del cristianesimo derivi dal suo contenuto e dal suo spirito astratto, meglio che inteso, sentito dalle coscienze, all\’infuori di ogni principio definito e precetto imperativo; cristianesimo perciò proludente ad una religione universale senza dogmi, quale il neoprotestantesimo o modernismo propugna e vanta.
Indubbiamente no: da questo libro appare manifestamente come il cristianesimo che dischiude così luminosi e vasti orizzonti, che suscita nel volere così nobili e possenti energie, che è fonte per noi di elevazione sconfinata di vita umana e divina insieme, che tempra le anime grandi e che consacra ogni verace bene nel mondo, – non è concezione soggettiva e vaporosa, o sentimentalismo passeggero e morboso; ma sistema di verità e norme positive e rigorose, in altre parole rivelate e dogmatiche, quale ognora custodì, e sola ancor oggi professa e propone a credere la Chiesa cattolica.
Così ognuno, che dietro la lettura di queste pagine venga a ravvalorare in se medesimo la propria fede intorno alla dignità dell\’uomo pienamente cristiano, alla sua vocazione ultramondana ed alla sua stessa missione in ordine all\’incivilimento quaggiù, – rimarrà ad un tempo convinto che tutto questo non si può difendere se non difendendo la Chiesa cattolica nella guerra formidabile, che per bandire Dio e il sovrannaturale dall\’umanità, è già contro di essa soltanto ingaggiata.
Allora si comprende il profondo significato della esortazione diretta ad ogni uomo generoso, in ispecie fra i giovani, dall\’autore di quest\’opera, dal quale togliamo qualche concetto ed espressione.
«Sarai tu soldato di Dio? E scorgi tu ciò che formò l\’obbiettivo lungo i secoli dei massimi eroismi? In tal caso, io sono sicuro che tu non assisterai impassibile agli attacchi che da ogni parte scuotono quanto nel mondo v\’è di più prezioso della tua stessa vita, cioè il tuo Dio e la tua religione. Sì, Dio e la Chiesa domandano anche oggi dei difensori, ma dei veri difensori che non abbandonano mai il loro posto, fedeli alla consegna fino alla morte, abituati a tutte le asprezze della disciplina, pronti sempre alla battaglia. Ah! La debolezza, le scissure, le codardie dei buoni provengono dall\’aver essi abbandonato l\’armatura dei forti e la disciplina degli eroi; ed è questo che forma la forza dei cattivi. Riprendi l\’una e l\’altra, e combatterai i gloriosi combattimenti delle grandi epoche della fede. Certamente c\’è molto da imprendere e fare anche oggi dentro e d\’intorno a noi; ed è propriamente per questo, checché se ne pensi, che la vita si apre bella ad un giovane che ha l\’idea cristiana nella testa, l\’amor cristiano nel cuore, il sangue cristiano nelle vene. Ora va e dì a te stesso: sì, un immenso compito di opere salutari e gloriose incombe anche alle generazioni presenti per Iddio, per la Chiesa, per le anime, per il popolo, per la patria, per la civiltà, ed io le compirò, nella sicurezza che nel mondo vi ha una potenza che trionfa di tutto, e questa è la nostra fede».