LIMBO

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". LIMBO (lat. limbus = lembo, orlo dell'abito): secondo la dottrina odierna della Chiesa è un luogo confinante con l'Inferno, dove furono già i giusti morti in grazia di Dio prima del Cristianesimo, liberati poi da Gesù, e dove sono tuttora e rimarranno per sempre i bambini morti senza battesimo, col solo peccato originale.

La S. Scrittura parla del seno d'Abramo, come soggiorno di giusti (Lc. 16, 22). ma non di un luogo per i bambini morti senza battesimo. La Tradizione comincia, specialmente presso i Padri greci, con l'affermare una distinzione tra gli adulti morti in peccato personale e i bambini morti col solo peccato originale, che non possono entrare nel cielo dei beati, ma neppure possono essere accomunati coi dannati dell'Inferno. Sorta l'eresia di Pelagio, che negava la trasmissione del peccato originale e delle sue conseguenze. S. Agostino per difendere la verità va tanto oltre da insegnare che anche i bambini morti senza battesimo saranno sottoposti alla pena del fuoco, ma leggerissima, a causa del peccato originale. Questa opinione influì in seguito su alcuni Teologi, ma non impedì che continuasse l'altra opinione più giusta e più benigna, secondo la quale i bambini morti senza battesimo soffriranno solo la privazione della visione beatifica. Questa sentenza fu difesa e sviluppata specialmente da S. Tommaso e d'allora in poi prevalse nelle scuole. Essa si riscontra in una lettera d'Innocenzo III all'Arciv. di Arles e nella Costituzione «Auctorem fidei» con cui Pio VI condannò il Sinodo di Pistoia (DB, 1526).
I bambini del Limbo non godranno della visione di Dio né per questo saranno infelici perché la visione beatifica è bene soprannaturale, di cui essi non hanno coscienza. Alcuni Teologi (Billot) pensano che nel Limbo saranno accolti non solo i bambini e gli adulti anormali, che non ebbero l'uso della ragione, ma anche certe categorie di uomini di basso grado di civiltà, che possono paragonarsi ai bambini per lo scarso sviluppo della coscienza morale.
In questi ultimi tempi una strana opinione è invalsa nella teologia dei Protestanti e degli Ortodossi (Scismatici), i quali, abusando di qualche espressione evangelica (Mt. 12.32; 1 Petr., 3,18; 4,6), sostengono che tutti i pagani sono evangelizzati nel Limbo dopo la morte e messi nella possibilità di convertirsi e di salvarsi. Criticamente l'opinione non si regge.