RIVELAZIONE

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofano: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". RIVELAZIONE (lat. revelare = togliere il velo. equivale a manifestare una cosa occulta). 

Teologicamente la rivelazione è l'atto con cui Dio si rivela anzitutto nella creazione dell'universo che riflette analogicamente gli attributi divini per sé invisibili (cfr. San Paolo, ai Rom., l, 19): questa è la rivelazione naturale. Ma Dio si è rivelato in modo particolare per mezzo dei Profeti e di Gesù Cristo: e questa è la rivelazione soprannaturale (gr. * che trascende l’ordine naturale o per l'oggetto stesso rivelato (= mistero) o solo per il modo, con cui si è manifestata una verità per sé naturale (per es. immortalità dell'anima). Formalmente la rivelazione soprannaturale è un insegnamento orale fatto gratuitamente da Dio agli uomini in ordine alla santificazione e alla vita eterna.
 Possibilità: la rivelazione è possibile da parte di Dio, perché Egli è la fonte di tutte le verità e quindi può insegnare alla sua creatura limitata nell'essere, nell'intelligenza e nella scienza; è possibile da parte dell'uomo, cui non ripugna imparare da Dio se suole imparare dagli altri uomini. E' dunque possibile e conveniente la rivelazione, anche se si tratta di misteri, la cui imperfetta conoscenza teoretica è nondimeno feconda di bene nell'ordine pratico.
 Necessità: la rivelazione divina è assolutamente necessaria per le
 verità che trascendono le forze della ragione umana, come è evidente; è necessaria moralmente perché il genée umano nello stato attuale conosca facilmente, con ferma certezza e senza errori, il complesso di verità religiose adatte ad ordinare rettamente la vita (Conc. Vat. I, sessione 3. c. 2. DB, 1786).
 Razionalismo e Modernismo o pervertono il senso della Rivelazione o la negano in nome dell'autonomia della ragione, o la riducono a una progressiva coscienza del divino. I sistemi naturalistici, come il Pelagianismo, non riconoscono alcuna necessità di rivelazione. V. Sentimento. Subcoscienza.