INCARNAZIONE

Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica. INCARNAZIONE: ha avuto origine dalle parole del Prologo dell'Evangelo di S. Giovanni: «Et verbum caro factum est». Il Verbo si fece carne, cioè uomo (scambio caratteristico delle lingue semitiche, usato nella Bibbia, per es. Gen., 6, 12).

L'equivalenza dei due termini è consacrata ufficialmente nel simbolo Niceno – Costantinopolitano, che dice del Verbo (*= incarnato) e (*= fatto uomo). L'Incarnazione è detta nella S. Scrittura anche: manifestazione (di Dio) nella carne, epifania, annichilimento. economia. Essa va intesa in due distinti significati: a) come azione divina, che forma nel seno di Maria Vergine una natura umana determinata e la unisce e la fa sussistere nella Persona del Verbo. Questa azione è comune alle tre persone divine, perché è azione «ad extra». b) Come termine dell'azione divina, è l'unione misteriosa della natura divina e della natura umana nella Persona del Verbo. Il Verbo Incarnato è Gesù Cristo.
  Necessità: l'Incarnazione non era assolutamente necessaria, perché Dio poteva riparare diversamente le rovine prodotte dal peccato di Adamo. Ma fu necessaria ipoteticamente, supposta cioè in Dio l'esigenza di una riparazione secondo le norme della giustizia. Di fronte a questa esigenza, che è implicita nelle fonti della rivelazione, nessuna creatura poteva riparare all'offesa fatta a Dio. che era moralmente infinita e però si richiedeva un Uomo-Dio, capace di morire e di riparare infinitamente.
  Fine: le scuole teologiche non sono d'accordo. Gli Scotisti sostengono che l'Incarnazione fu voluta per se stessa da Dio, indipendentemente dal peccato di Adamo, e che quindi il Verbo si sarebbe incarnato anche se Adamo non avesse peccato. I Tomisti invece difendono la tesi dell'Incarnazione ordinata alla Redenzione, come al suo fine principale:
 se quindi non ci fosse stato il peccato originale, il Verbo non si sarebbe incarnato, atteso l'ordine presente del mondo.
  La prima opinione sembra più grandiosa, ma la seconda è fondata sui documenti della rivelazione, che sono decisivi quando si tratta di cose che dipendono dalla libera volontà di Dio. La Chiesa canta ogni giorno: «Qui (Verbum) propter nos homines et propter nostram salutem descendit de coelis et incarnatus est».