INTEGRITÀ

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". INTEGRITÀ (dono e stato: è la proprietà di ogni ente in quanto esso ha tutto quello che richiede la sua natura specifica.
 

Da questa integrità naturale si distingue un'integrità preternaturale, che Dio aggiunse alla perfezione naturale di Adamo. In questo senso l'integrità è un dono gratuito di Dio e stabilisce l'uomo nello stato d'integrità per cui la natura oltre alle sue proprietà è arricchita di privilegi, che ne completano ed elevano la perfezione. Questi privilegi si riducono a tre: 1° immunità dalla concupiscenza (v. questa voce), ossia dalle disordinate inclinazioni dell'appetito sensitivo; 2° immortalità del corpo ed immunità dalle malattie e altre miserie; 3° scienza infusa proporzionata alla vita ordinaria dell'uomo.
 Il 1° privilegio è testimoniato dalla S. Scrittura là dove dice che i Progenitori erano ambedue nudi e non arrossivano, ma appena peccarono sentirono d'esser nudi e cercarono di nascondersi e di coprirsi. Psicologicamente il rossore per la nudità è provocato dalla insolenza dei sensi, che l'uomo non riesce più a controllare e a dominare. Il 2° privilegio è implicitamente contenuto nella divina minaccia: «In qualunque giorno mangerai di quel frutto morrai» (Gen. 2,16-17). In realtà Adamo non morì quando peccò; dunque il senso della parola divina è: «Diventerai mortale». come del resto dichiara S. Paolo: «Per un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per il peccato la morte» (Rom. 5,12). La morte è legge naturale per tutti i corpi, ma Dio aveva stabilito che il corpo umano ne fosse esente: col peccato la legge naturale ritorna, ma con carattere penale. Il 3° privilegio è adombrato nella S. Scrittura che presenta Adamo, appena uscito dalle mani di Dio. capace d'imporre nomi appropriati a tutti gli animali e di determinare l'intima natura del matrimonio (Gen. 2,19). Questa non poteva essere scienza acquisita e però fu infusa da Dio (cfr. Eccli. 17,5).
 Il 1° e il 2° privilegio, appartengono alla dottrina di fede definita: Conc. Trid. DE. 792 e 788