I TESORI DI CORNELIO A LAPIDE: Ingiustizia


1. Diversi modi d’ingiustizia.

2. Delitto dell’ingiustizia.
3. Punizione dell’uomo ingiusto.


1. DIVERSI MODI D’INGIUSTIZIA. –
Le persone che commettono ingiustizia sono: 1° i ladri…; 2°
quelli che ritengono ingiustamente la roba degli altri…; 3° gli
usurai…; 4° i ricettatori…; 5° i servi, i giornalieri che
non accudiscono gli affari dei loro padroni…; 6° i giudici
negligenti o corrotti che dànno sentenze inique…; 7° i
falsi testimoni…; 8° gli avvocati e causidici che per denaro
sostengono una causa visibilmente ingiusta…; 9° i mercanti che
ingannano…; 10° i mezzaioli che trafugano parte di ciò
che devono dividere…; 11° i danneggiatori…; 12° i
debitori che non pagano, o perché non vogliono, o perché
con i loro scialacqui si rendono incapaci di soddisfare i loro
creditori…, ecc…, ecc…

2. DELITTO
DELL’INGIUSTIZIA. – Quale più orrendo delitto che svenare un
uomo e succhiarne il sangue? Or bene, tale, secondo la Sacra
Scrittura, è il delitto di chi commette ingiustizia. Egli si
pasce delle viscere degli uomini e ne beve il sangue (Sap.
XII, 5). Perciò Dio aveva già nell’antica legge dato
formale divieto di non togliere nulla al prossimo, di non commettere
nessuna sorta d’ingiustizia (Eccle.
XX, 15); e giudizio durissimo e severissimo castigo minaccia a coloro
che, essendo ministri del suo regno, non avranno giudicato e non
avranno osservato la legge di giustizia (Sap.
VI, 5-6).
«Avere una bilancia mancante, o adoperare
due pesi e due misure, sono cosa che Dio abomina e detesta»,
dice il Savio (Prov. XX, 10), (Ib. XI, 1). La bilancia
giusta è il retto giudizio della ragione…; la santa
Scrittura e la legge divina…; la coscienza retta ed illuminata…;
questa bilancia deve pesare e misurare i pensieri, le opere, le
azioni tutte quante…
L’accettazione di
persone, dicono i Proverbi,
è cattiva disposizione che impedisce di dare una giusta
sentenza (Prov. XVIII,
5). «E chi usa parzialità nei giudizi, scrive S.
Bernardo, non potrà sostenere la vista di Dio (Epist.)».
Bisogna che il giudice sentenzi a occhi chiusi, cioè non
guardando in faccia a persona. Chi opera altrimenti dimostra di avere
un’anima venale e passionata e che non gl’importa nulla né
dell’onore, né della fedeltà, né della
giustizia… L’uomo ingiusto vende l’anima e la coscienza…
 
3. PUNIZIONE DELL’UOMO INGIUSTO. –
Le sostanze male acquistate che l’uomo ingiusto lascia ai suoi eredi,
mitigheranno esse l’ardore delle fiamme in cui l’ingiustizia
sua lo avrà affogato? l’erede vivrà nelle delizie e il
donatore languirà nella miseria, nella fame e nei tormenti;
l’erede se la godrà nei piaceri, il donatore si dimenerà
furibondo tra i carboni ardenti. O cieca cupidigia! Infelici voi che
commettete l’ingiustizia, quanti castighi e quanto orrendi accumulate
sul colpevole vostro capo!..
Leggiamo nella
Scrittura: «Maledetto, colui che pervertisce la giustizia a
danno dello straniero, del pupillo e della vedova; e tutto il popolo
risponderà: Sia maledetto. Maledetto chi riceve presenti per
condannare un’anima innocente; e tutto il popolo replicherà:
Sia maledetto» (Deuter.
XXVII, 19, 25). Disse pure un poeta: «L’avere, venuto di frode,
non passa fino al terzo erede».
I principali castighi che piombano
sull’uomo ingiusto sono: 1° inquietudine e rimorso della
coscienza…; 2° la perdita dei beni malamente acquistati…; 3°
la maledizione di Dio…; 4° l’odio e la maledizione degli
uomini…; 5° l’orrore della morte, del giudizio…; 6°
l’infamia e il disonore…; 7° la roba acquistata con mezzi
ingiusti si cambia in rovina; questi certamente si perde se non
restituisce ciò che gli consta essere stato ingiustamente
acquistato…; 8° la dannazione eterna… E’ giusto che chi
riduce gli altri alla miseria con le sue ingiustizie, sia anch’egli
dalle medesime condotto a rovina.