BOLLA

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". BOLLA: (lat. bulla = impronta del sigillo fatta per autenticare le scritture pubbliche): è uno dei più solenni documenti emanati dal Romano Pontefice, che ha una forma esterna fissa e un contenuto vario secondo lo scopo che il Papa si prefigge.

La forma esterna la distingue da ogni altro documento della Curia Romana: porta non sulla fronte. ma nella prima linea il nome del Pontefice Regnante. p. e. « Pius Episcopus Servus Servorum Dei». Per la data, gli anni vengono computati dalla coronazione del Papa; ma se la Bolla è anteriore a questa, allora si usa la frase «a die suscepti Apostolatus». Porta appeso un sigillo di piombo (bulla), in cui da una parte è impresso il nome del Sommo Pontefice, dall\’altra quello di S. Pietro e di S. Paolo. Se la Bolla e di grazia, il sigillo pende da cordicelle di seta rossa o gialla, se di giustizia le cordicelle sono di canapa.
 Il contenuto può essere dogmatico o disciplinare. Sono molto celebri le bolle dogmatiche «Unam Sanctam» pubblicata nel 1302 da Bonifacio VIII, con la quale definisce «subesse Romano Pontifici omni humanae creaturae esse de necessitate salutis» (DB. 469); «Auctorem Fidei» con cui Pio VI nel 1794 condannò il Sinodo di Pistoia; «Ineffabilis Deus». con la quale Pio IX nel 1854 definì il dogma dell\’Immacolata Concezione.