MEDIAZIONE

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". MEDIAZIONE: fisicamente è la condizione di chi si trova tra due estremi dai quali si distingue, pur avendo con essi qualcosa in comune; moralmente è l'azione di chi cerca di unire e conciliare gli estremi tra i quali si trova.

E' verità di fede che Cristo sia Mediatore perfetto tra Dio e gli uomini. S. Paolo nella 1.a Lett. a Timoteo, 2, 5: «poiché uno solo è Dio, uno solo è anche il Mediatore di Dio e degli uomini, l'uomo Cristo Gesù». Così i Padri e il Magistero della Chiesa (cfr. Conc. Trid., sess. 5: DB. 790). Ragione: Cristo, come Dio-Uomo, si trova nelle condizioni richieste dalla mediazione fisica tra la Divinità e l'Umanità. Ma gli compete anche la mediazione morale perché il Verbo si è incarnato appunto per riconciliare il genere umano con Dio (v. Incarnazione). Il Verbo come Dio è uguale al Padre e quindi non può essere Mediatore: lo è però come Uomo. secondo la natura umana, che gli ha reso possibile il patire e riparare per noi. Le sue azioni e passioni umane hanno valore redentivo in quanto sono proprie del Verbo, che sostenta e dirige la natura assunta. Cristo dunque è Mediatore secondo la natura umana, non però indipendentemente dalla Divinità. S. Agostino (Sermo XII, 21): «Ecco il Mediatore: la Divinità senza l'Umanità non è mediatrice; l'Umanità senza la Divinità non è mediatrice: ma tra la Divinità sola e l'umanità sola, è mediatrice l'umana Divinità e la divina umanità» (RJ. 1500).
  Maria, come Madre del Verbo Incarnato. partecipa in modo subordinato alla Mediazione di Cristo presso Dio ed è anche Mediatrice presso Cristo, suo Figlio. La sua Mediazione consiste principalmente nel pregare per ottenerci l'applicazione dei frutti della Redenzione, ma non può essere ristretta a questo ufficio, perché la SS. Vergine, associata a Cristo, cooperò con Lui nella grande opera redentrice, contribuendo all'acquisto di quei frutti salutari. V. Corredentrice.