INTELLETTUALISMO

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". INTELLETTUALISMO: stando al senso ovvio del termine, significa un sistema in cui predomina l'intelletto, come nel volontarismo (v. questa voce) si accentua il valore e la funzione della volontà.

Ma le vicende storiche hanno reso equivoco il senso della parola Intellettualismo. Lasciando da parte le sottigliezze, si può dire che c'è un Intellettualismo eterodosso e un Intellettualismo ortodosso sotto l'aspetto filosofico e teologico. Sul terreno dell'ortodossia intellettualismo è la filosofia aristotelico tomistica, che afferma il primato dell’intelletto e, pur subordinandola alla fede, difende le capacità della ragione umana sia nel campo della verità naturale che nella sfera soprannaturale per quanto riguarda la intelligibillità e l'illustrazione del dogma e quindi il valore delle formule dogmatiche, con cui sono espresse le verità rivelate. Tutto il lavorio scientifico della Teologia (v. questa voce) intorno al dato della rivelazione è la prova che giustifica 1'Intellettualismo adottato in seno alla Chiesa. Ma c’è un Intellettualismo tendenzioso ed esagerato, che subordina tutto alla ragione umana, di cui proclama la piena sufficienza e l’assoluto dominio perfino di fronte al fatto e alla verità soprannaturale. In questo senso l'Intellettualismo coincide col Razionalismo (v. questa voce) e la Chiesa giustamente lo condanna, assegnando alcuni limiti alla capacità della ragione, come quando definisce (Conc. Vaticano) la necessità morale d'una rivelazione divina perché l'uomo arrivi a conoscere la somma delle verità etico­religiose (di ordine naturale) atte ad orientare decisamente la vita verso il fine supremo. Parimenti la Chiesa ha condannato (Enciclica Pascendi, DE, 2071 ss.) i Modernisti (v. questa voce), che, aderendo alle correnti antintellettualistiche e agnostiche, svalutano la ragione e le sue argomentazioni per seguire i moti sentimentali della subcosciente esperienza religiosa (v. questa voce).
 Tra i due estremi, Razionalismo assoluto e Agnosticismo, c'è una gradazione di sistemi che oscillano tra il primato dell'intelletto e il primato della volontà. La Chiesa lascia questa zona media alla libera discussione (Tomismo-Scotismo), purché non si tratti di escludere l'una o l'altra facoltà, ma soltanto di mettere l'accento sull'una o sull'altra. Non si può negare però che l'Intellettualismo tomistico è il preferito nella Chiesa Cattolica, come dimostrano i documenti ufficiali (cfr. Leone XIII. Enc. «Aeterni Patris»; Pio X, Motu proprio «Doctoris Angelici»; CIC, c. 589, 1366; Pio XI, Enc. «Studiorum ducem», ecc.).