ICONOCLASTI

Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica. ICONOCLASTI: (dal gr. *= Immagine, e * = rompo): avversari delle immagini, che nell'VIII secolo, capitanati da Leone III, Imperatore d'Oriente, fecero una guerra spietata alle immagini sacre, proibendone l'uso e il culto.

Alcuni di essi avversavano soltanto il culto (Iconomachi).
Politicamente non è chiaro per qual motivo Leone III abbia intrapreso questa lotta, che oltre a disturbare la coscienza dei fedeli, distruggeva tesori d'arte; alcuni pensano che l'Imperatore volesse così favorire giudei e musulmani, che militavano in gran numero nel suo esercito; altri ritengono che egli fosse personalmente convinto della ortodossia di quella avversione. Teologicamente l'Iconoclastia è una conseguenza del Monofisismo (v. questa voce): difatti i Monofisiti, ammettendo la trasformazione dell'Umanità di Cristo nella Divinità, dovevano logicamente riprovare la rappresentazione iconografica del Salvatore in forme semplicemente umane. Il Papa Gregorio II resistette energicamente alla persecuzione imperiale; il suo successore Gregorio III condannò in un Concilio tenuto a Roma (731) la nuova eresia difendendo in nome della Tradizione l'uso e il culto delle immagini. Leone armò una flotta, che fu mandata contro Ravenna, che aderiva al Papa, ma la flotta fu di­strutta da una tempesta. Il successore di Leone III Costantino V Copronimo, accentuò la persecuzione, facendo molti martiri; riunì un Concilio a Hieria (753), che condannò i difensori del culto delle immagini, fra cui S. Giovanni Damasceno. Ma nel 787, sotto gli auspici dell'Imperatrice Irene, si celebrò un Concilio ecumenico, il II Niceno, in cui l'eresia fu solennemente condannata e fu rivendicata l'ortodossia dell'uso e del culto delle immagini sacre.