I TESORI DI CORNELIO A LAPIDE: Giustizia


1. Che cosa s’intende per giustizia.

2. Dio è la giustizia per
essenza.
3. Beato chi desidera e pratica la
giustizia.

4. Bisogna amare la giustizia.
 


1. CHE COSA S’INTENDE PER
GIUSTIZIA. – Per giustizia s’intende, 1° una virtù
speciale che consiste pel rendere a ciascuno quel che è
dovuto…; 2° la riunione di tutte le virtù, il che
conduce alla perfezione. In questo senso l’uomo giusto è
perfetto.
 
2. DIO È LA
GIUSTIZIA PER ESSENZA. – In verità, dice S. Pietro, Dio non è
punto accettatore di persone (Act.
X, 34). S. Paolo ripete la medesima cosa (Rom.
II, 11); il Signore dice di sua propria bocca nell’Apocalisse: «Io
sono Colui che scruta le reni e i cuori; e renderò a ciascuno
secondo le sue opere» (Apoc.
II, 23).
«Signore,
esclama il Savio; tutto voi avete disposto in peso, numero e misura;
ed essendo la giustizia per essenza, tutto giustamente regolate»
(Sap. XI, 21) – (Id.
XII, 15). «I giudizi del Signore sono pesati a giusta bilancia»
(Prov. XVI, 11); e non
vi è nessuno che possa, o vivo o morto, sottrarsi alla mano
dell’Onnipotente (II MACH. VI, 26); ed anche le genti che non lo
cercano, avranno da sottostare all’impero della sua giustizia
vendicatrice

(Eccli.
XXXIX, 28). «Né mai, come nota S. Agostino, Iddio
permette l’onta della colpa, senza che faccia risaltare l’onore
della giustizia (Enchirid.)».
«Voi dite che la via del
Signore non è retta. Udite, o figli d’Israele: È forse
la mia via che non è giusta, o non piuttosto le vostre vie
sono storte? Ah disgraziati! sappiate che per questo io giudicherò
ciascuno secondo le opere sue» (EZECH. XVIII, 29-30). Quel che
diceva Dio ad Israele, lo dice pure a tutta l’umanità.
Il cibo che al palato sano è
piacevole, riesce penoso alla gola ferita; offende l’occhio debole o
infermo quella luce che rallegra e conforta la pupilla sana e
vigorosa; così pure è in uggIa ai malvagi la giustizia
di Dio, che loro tornerebbe graditissima se fossero buoni.
 
3. BEATO CHI DESIDERA E PRATICA LA GIUSTIZIA. –
Disse Gesù Cristo: «Beati quelli i quali hanno fame e
sete della giustizia, perché ne saranno saziati» (MATTH.
V, 6); avere fame della giustizia vuol dire desiderare le cose
celesti e divine, mantenere inviolato l’altrui diritto… Per mezzo
di questa fame e di questa sete, si acquista la santità, si
arriva alla perfezione…
«Se tu segui la
giustizia, tu la raggiungerai, dice il Signore, e te ne vestirai come
di un manto di gloria; ed essa ti proteggerà in eterno, e nel
giorno della manifestazione troverai in essa un appoggio»
(Eccli. XXVII, 9).
«Beati quelli che osservano l’equità e che praticano in
ogni tempo la giustizia!» (Psalm.
CV, 3).
 
4. BISOGNA AMARE LA
GIUSTIZIA. – «Amate la giustizia, voi che giudicate la terra»,
dice il Savio (Sap. I,
1); e ricordatevi che il vero zelo prende per corazza la giustizia,
per elmo l’infallibile giudizio e prende l’equità come
scudo impenetrabile (Id.
V, 19-20).
Tobia ammoniva suo
figlio di non fare agli altri quello che non avrebbe voluto fatto a
sé (TOB. IV, 16). La Sacra Scrittura fa osservare che Davide,
re d’Israele, rendeva giustizia a tutto il popolo (II
Reg
. VIII, 15). S. Paolo avvisa i cristiani
di Tessalonica che non soverchino o ingannino i loro fratelli nei
contratti, perché Dio è vendicatore di tutti i torti
(I Thess. IV, 6).
Sapete come Dio
vendica molte volte le ingiustizie fatte al prossimo? «Disponendo,
risponde il Savio, che l’ingiusto, il frodatore, il calunniatore, il
barettiere, siano presi al loro medesimo laccio e patiscano danno per
ragione dei loro propri fatti» (Sap.
XI, 21); essendo sentenza irrevocabile di Dio che ciascuno abbia
tormento da quello in cui pecca (Ib.
17).
S. Bernardo dice: «Se
l’uomo non fa il bene che deve, patisce il castigo del male che ha
voluto. E così, per un’ammirabile disposizione della
Provvidenza, ne segue che se noi abbandoniamo la giustizia, essa non
ci abbandona, mentre trae vendetta di tutte le prevaricazioni, di cui
ci siamo resi colpevoli (Serm. in Cant.)».
Non abbisognano molti discorsi, né
molte leggi, dice il Crisostomo; sia la vostra volontà legge a
voi medesimi. Volete voi che gli altri vi facciano del bene? fatene
voi agli altri. Volete ottenere misericordia? concedetela al
prossimo. Vi piace essere lodati? lodate. Vi piace essere amati?
amate. Siate giudici e legislatori a voi medesimi. Quello che a voi
dispiace, non fatelo agli altri. Vi dispiacciono gli affronti? non vi
permettete d’insultare il prossimo. Voi non soffrite di essere
ingannato? Non ingannate gli altri.