ESTASI

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". ESTASI (gr. EX = da, fuori da, e * = pongo): è uno stato straordinario, in cui l\’uomo si trova come fuori di sé

C\’è tutta una scala di fenomeni estatici, che vanno dal semplice deliquio alla insensibilità quasi assoluta, alla levitazione, alla bilocazione, alle stimmate sanguinolente, alla chiaroveggenza fino alla profezia. L\’estasi può essere indotta da agenti estrinseci (bevande alcoliche, iniezioni anestetiche, solitudine, fissazione dei sensi e della mente su oggetti determinati ecc.); o può sorgere per una impressione soggettiva di fronte alle bellezze della natura e dell\’arte; o può anche determinarsi senza motivi, improvvisamente, perfino nei bambini. Fisiologi spregiudicati riducono spesso ogni forma di estasi a fenomeni morbosi di catalessi isterica, di nevrosi o d\’ipnotismo come nei medium dello Spiritismo (v. questa voce). Secondo la dottrina cattolica si deve distinguere: a) un\’estasi naturale, d\’origine spontanea, artificiale o morbosa, con fenomeni che possono spiegarsi con leggi della natura fisiche o psichiche; b) un\’estasi preternaturale con fenomeni che esigono l\’intervento d\’una forza superiore (diavolo); c) un\’estasi soprannaturale che si deve a un\’azione speciale di Dio sulla creatura razionale.
 Tocca alla scienza medica giudicare della prima, ma per le altre due deve intervenire il giudizio del Teologo. L\’estasi diabolica è contrassegnata da fenomeni e azioni in contrasto con la fede e con la morale. L\’estasi soprannaturale è propria di anime sante, privilegiate e consiste principalmente in quella amorosa conoscenza sperimentale di Dio che costituisce l\’apice della contemplazione (v. questa voce). I fenomeni somatici, come per es. le stimmate, possono accompagnare la estasi soprannaturale ma non ne sono la prova per se stessi. Come grado altissimo di contemplazione l\’estasi è anzitutto cognizione: intellettuale esperienza di Dio molto analoga alla sensazione (i mistici parlano di sensi spirituali), per cui si ha quasi un contatto con Lui. In questa fase l\’estatico, pur non vedendo l\’essenza divina, ha chiare cognizioni di verità e misteri soprannaturali: il che si spiega con l\’infusione diretta di specie intelligibili da parte di Dio. Alla cognizione si aggiunge un ardente amore, che eccita la volontà ad affrontare per Dio qualunque sacrifizio. Una forma più elevata di estasi è il rapimento o volo dello spirito, in cui l\’anima è trasportata e quasi assorbita in Dio con rapidità. Pur essendo l\’estasi prevalentemente passività dell\’anima, non toglie tuttavia né la personalità (come il Nirvana buddistico) né la libertà né il merito.
 Tutto questo si desume dalle descrizioni stesse dei mistici, tra cui emergono S. Caterina da Siena, S. Giovanni della Croce, S. Teresa, S. Caterina da Genova.