Il Magistero sociale – LEONE XIII (1/5)

…”La debolezza dei cattolici – ha scritto Augusto Del Noce – sta proprio nel non aver coscienza della forza della concezione generale della storia, inscindibilmente filosofica e politica, che essi avevano avanzato e che, dopo lunga incubazione, trovò espressione nella rinascita cattolica promossa dal Pontefice Leone XIII (…). Quanto poco i cattolici siano consapevoli di questa loro forza lo ha mostrato Gilson nel suo bellissimo libro Le philosophe et la thèologie del 1960, osservando che se si leggono le principali encicliche di Leone XIII (…) ci si accorge che Leone XIII prende posto nella storia della Chiesa come il più grande filosofo cristiano del secolo XIX e uno dei più grandi di tutti i tempi”…. (altro…)

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Il Magistero sociale – LEONE XIII (3/5)

La Chiesa “opera immortale di Dio” è per natura sua ordinata alla salvezza delle anime; ma il suo influsso reca grandissimi vantaggi anche nell’ordine temporale. Da sempre i suoi nemici la accusano invece di essere “nemica degli interessi civili”: questo fu già il pretesto delle persecuzioni antiche; a questa accusa – più tardi – rispose S. Agostino che “massimamente nella Città di Dio pose in tanta luce l’efficacia della cristiana dottrina anche sotto l’aspetto sociale”. (altro…)

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Il Magistero sociale – LEONE XIII (2/5)

Quella lunga guerra che il laicismo ha mosso alla Chiesa, ha condotto alla dissoluzione della società e alla crisi sociale: terrorismo, rivolte, sedizioni imperversano per l’Europa. La religione forniva “alla cosa pubblica solidi fondamenti di stabilità e di ordine”; combattuta la religione, si è compromessa la pace sociale (altro…)

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Il Magistero sociale – LEONE XIII (4/5)

La società moderna, nota Leone XIII, registra un costante progresso dal punto di vista materiale. Ma il progresso materiale, da solo, non è sufficiente, perché scopo della società è aiutare l’uomo a perfezionare se stesso nella prospettiva della sua salvezza eterna. Una società che miri solo al progresso materiale “devia brutalmente dal suo scopo”…. (altro…)

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Il Magistero sociale – LEONE XIII (5/5)

E’ una “verità notoria, ammessa da tutti gli uomini di buon senso e altamente proclamata dalla storia di tutti i popoli” che “la religione, e la religione soltanto può creare il vincolo sociale”. I singoli e le famiglie si uniscono nella società civile non solo per meglio provvedere al proprio benessere materiale, ma soprattutto per “attingervi il beneficio del loro perfezionamento morale”…. (altro…)

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Il Magistero sociale – S. PIO X (1/2)

Esiste una fondamentale “eguaglianza dei vari membri sociali” che devono essere riconosciuti nella loro uguale dignità di figli di Dio, redenti da Gesù Cristo e soggetti alla Sua legge; ma da questa uguale dignità di natura non segue affatto l’uguaglianza di funzioni come ideale. Anzi è da natura che fra gli uomini ci siano funzioni e uffici diversi : ci sia chi comanda e chi ubbidisce, governanti e governati, e ci siano diversità anche nel ruolo economico e sociale…. (altro…)

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Il Magistero sociale – S. PIO X (2/2)

Dal punto di vista organizzativo i laici, impegnati sul terreno politico e sociale, godono di un’autonomia affidata alla loro responsabilità; non godono, invece, di alcuna autonomia dal punto di vista dottrinale, tanto più se propongono le loro dottrine in nome e come conseguenza del Vangelo. Non possono, quindi, essere autonomi dalla dottrina né sottrarsi al controllo di carattere dottrinale della autorità…. (altro…)

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Il Magistero sociale – Pio XI (2/4)

Alla regalità sociale di Gesù Cristo proclamata nella Quas primas fa da pendant la riparazione sociale: il diritto di Gesù Cristo a regnare fra gli uomini viene infatti negato e disprezzato, e da questa negazione nasce il dovere della riparazione con le preghiere e con le opere. L’enciclica Miserentissimus Redemptor si collega esplicitamente alla Quas primas che “alcuni – nota Pio XI – forse ignorano, altri trascurano” ma la cui importanza deve invece essere ricordata a tutta la Chiesa. (altro…)

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Il Magistero sociale – Benedetto XV

Perché scoppiano le guerre? Dietro le guerre fra le nazioni, risponde il Pontefice, “vi è un’altra furibonda guerra, che rode le viscere dell’odierna società”: è l’insieme dei disordini sociali, dove va cercata “la vera origine della presente luttuosissima lotta”. Da quando “si è lasciato di osservare nell’ordinamento statale le norme e le pratiche della cristiana saggezza” “gli Stati hanno cominciato necessariamente a vacillare nelle loro basi” fino al rischio dello “sfacelo dell’umano consorzio”. (altro…)

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Il Magistero sociale – PIO XI (1/4)

La prima crisi, internazionale, si ripercuote in una seconda ancora “più deplorevole” che è la crisi interna di ciascuna società. Due soprattutto sono le manifestazioni di questa seconda crisi: “la lotta di classe, diventata ormai il morbo più inveterato e mortale della società, quasi verme roditore che ne insidia tutte le forze vitali” e “le lotte dei partiti”, “non sempre ingaggiate per una serena divergenza di opinioni circa il pubblico bene” ma spesso solo “per bramosia di prevalere e in servizio di particolari interessi”. (altro…)

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